Neuro-Formazione

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DESCRIZIONE

Neuroformazione: un dialogo sperimentale

Nel corso del 2019, Antonello Calvaruso, Direttore Scientifico del XXXI Convegno Nazionale AIF, ed Edoardo Boncinelli, Genetista e Neuroscienziato – Presidente del Comitato Scientifico del Convegno, hanno avviato una serie di riflessioni sul come le scoperte delle neuroscienze potessero essere utilizzate a supporto dei processi di apprendimento della persona, delle organizzazioni e delle collettività.

A questo “dialogo sperimentale” tra scienza, psicologia sperimentale e formazione gli ideatori hanno attribuiti il nome di Neuro-Formazione.

Perciò, la neuroformazione è il tentativo di costruire un ponte tra la pratica pedagogica e le scoperte neuro-scientifiche al fine di supportare meglio persone, organizzazioni e collettività nel processo di generazione di benessere individuale, organizzativo e diffuso.

Sperimentare nuovi modelli formativi

Una delle scoperte più importanti è la distanza della nostra mente dai modelli della razionalità. Pur restando giusti come teoria normativa verso cui tendere, è importante comprendere che non sono una descrizione realistica dei nostri comportamenti e che quindi dobbiamo ricercare una migliore meta rappresentazione delle nostre capacità cognitive e delle nostre emozioni.

Questo significa che sperimentare una formazione che miri a una concezione più realistica della nostra mente e della nostra capacità di apprendimento certamente porterà dei benefici.

Obiettivi e visioni del futuro

Mai come oggi ci troviamo ci fronte a una scienza che ci racconta cose bellissime e che, per la prima volta, sono abbastanza vicine al linguaggio corrente. Si tratta di questioni interessantissime per la quali in passato se ne poteva parlare solo o in sede religiosa o in sede filosofica.

Molte questioni tra cui la mente, il libero arbitrio, la creatività possono essere accessibili anche ai formatori, quindi bisogna approfittare. Tra le scoperte che la scienza ci ha riservato negli ultimi decenni,  quelle per noi più entusiasmanti sono le Neuro-scienze, o scienze cognitive. Esse ci raccontano cose abbastanza certe dal punto di vista scientifico e che ci stanno profondamente a cuore come per esempio la natura dei ricordi, la fonte delle motivazioni, il substrato su cui maturano le scelte e i meccanismi dell’interazione tra esseri umani.

Essere architetti dell’apprendimento

Bisogna quindi sforzarsi di diventare i migliori architetti delle scelte pedagogiche e progettare ambienti in cui la capacità di apprendere e di insegnare sia sempre più efficace partendo sempre dalle conoscenze della nostra mente, che è poi il nostro obiettivo.

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